Il sole in cucina – Missione di Zway in Etiopia

La nostra meraviglia non conosce misure davanti alla novità delle cucine solari.

Ottorino Saccon, volontario AVI, è il costruttore di queste favolose parabole in acciaio che catturano l’energia solare e la concentrano nel “punto fuoco” sul quale si appoggiano le pentole per cucinare qualsiasi tipo di cibo: dalla pasta alla pizza, dal dolce alla carne…

Alla missione le usiamo soprattutto per far bollire l’acqua per preparare la faffa, tipica pietanza locale. Non immaginate il risparmio di legna…

Le cucine solari sono, nella nostra area semiarida, la soluzione di molti problemi.

Sfruttando l’energia pulita del sole si risolve anche il problema della deforestazione, una delle cause di siccità e carestie ricorrenti.

La legna è sempre più introvabile e per questo costosa, e non sempre la gente può permettersi di cucinare. Per questo l’alimentazione è spesso malsana o impoverita.

A farne le spese è soprattutto la donna!

Il costo di questa invenzione? Dai 200 ai 300 euro a seconda della dimensione.

Ottorino Saccon, l’ideatore e infaticabile promotore di questo progetto, già sperimentato in Kenya, vuole che la cucina solare possa raggiungere anche i più poveri.Tanti possono scegliere di regalare una cucina solare. Con lui abbiamo preso degli accordi precisi perché venga data in uso gratuito a queste popolazioni a patto che i beneficiari (una famiglia, una comunità o una scuola) piantino 5 alberi, preferibilmente da frutta, e li facciano crescere.

Vorremmo che la cucina solare fosse il nostro regalo di Natale per i nostri lavoratori, il primo anello di una catena per diffonderne l’uso anche nei villaggi.

La lista di chi vorrebbe utilizzarla è già lunghissima.

Crediamo che la cucina solare possa essere un elemento importante nella lotta contro la povertà e contro la deforestazione.
Grazie, grazie mille a tutti i volontari che si sono impegnati assieme a Ottorino.

Sr. Giovanna, Ines, Elisa, Elsa, Nieves, Antonietta della Missione di Zway – Etiopia

Condividi: