Bellezza, Sofferenza, Immaginazione – Haiti 2015

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Grazie ai contatti e progetti degli amici dell’AVI di Montebelluna sono stato per la prima volta ad Haiti, il più povero paese del continente americano, posto giusto al centro del Mar dei Caraibi.

L’isola, colpita nel 2004 dall’uragano Jeanne e nel 2010 dal terremoto vive in uno stato di emergenza umanitaria e attualmente è in corso una missione internazionale di aiuto sotto la guida dell’ONU.

Fra gennaio e febbraio sono stato ospite della missione degli Scalabriniani a Port-au-Prince, la capitale di Haiti. Nei pressi della missione l’associazione AVI con la città di Bassano hanno contribuito a sostenere la realizzazione del “villaggio Montebelluna Bassano” sorto proprio dopo il disastroso terremoto di 5 anni fa che ha lasciato il paese in uno stato di disagio economico e sociale.

In un territorio come quello di Haiti, povero di risorse ed alberi abbiamo pensato che il progetto delle cucine solari fosse adatto.

Andrea Bolzonello ad Haiti con un forni solari

Perciò già a luglio e agosto 2014 Andrea Bolzonello, altro volontario Avi, era stato lì per far conoscere il sistema della cottura solare con le parabole e aveva ottenuto, fra lo stupore delle persone dei buoni risultati. Infatti ad Haiti l’unica cosa che non manca è proprio il sole.

Questa volta l’obiettivo era quello di costruire assieme alla comunità i supporti per altri forni solari a parabola e soprattutto fare formazione in varie realtà fra cui le scuole, le famiglie, il centro sportivo della missione di Padre Giuseppe Durante e il villaggio Montebelluna Bassano.

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Nella missione ho trascorso del tempo con gli allievi del liceo, dialogando e discutendo sulle possibilità delle cucine solari. Ero accompagnato da Valentina, giovane Varesina responsabile del centro sportivo che mi aiutava facendo da traduttrice.

Gli interventi degli studenti sono stati molteplici anche con discussioni animate. Ad esempio il confronto a più voci, regolarmente annotate alla lavagna dagli allievi, circa la spesa per il carbone e il gas destinati alla cottura e la gratuità del sole nell’uso della cucina solare. Quell’aula così animata, così lanciata nel dialogo tra intelligenze varie, era vivace e si sentiva l’energia che tutti mettevano nel ragionare assieme, una energia forte come è quella del sole che splende sull’isola.

“Bellezza, sofferenza, immaginazione” sono le parole proposte da una studentessa per sintetizzare l’idea di portare le cucine solari ad Haiti. Dopo bellezza e sofferenza, quell’ultima parola, immaginazione, fa esplodere il grido che è possibile, è possibile immaginare di cambiare e progredire.

La forza di un fiore

Ero presso una famiglia, dove altre persone si erano radunate per capire il senso e l’uso delle cucine solari. La povertà di questi luoghi la possiamo immaginare; ci vogliono forza e opportunitá per il cambiamento.

Mentre insieme cucinavamo al sole di 7 litri di cibo, osservando quel cortile, la casa, i presenti, nella mia mente si intrecciavano i più disparati pensieri e non sempre erano confortevoli. C’era desolazione in quella vista tanto che mi faceva un po’ star male. Ad un certo punto però mi attraggono i colori dei fiori che avevano forzato una screpolatura sulle fondamenta. Allora, ho pensato, se quei fiori nati nel degrado c’è l’hanno fatta vuol dire che bisogna lavorare sperando che anche dove ci sono le “pietre” sia possibile il progresso, la bellezza. La frase “Si può fare” mi ha ridato speranza.

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Le Opportunità

Noi del mondo progredito abbiamo avuto opportunità in abbondanza grazie a quanto ci è stato dato nel tempo in comodato d’uso da scienziati, umanisti, gente laboriosa. Anche il caro Galileo Galilei, padre della scienza moderna, ha favorito l’attuale stato di modernità che ha prodotto la nostra abbondanza.
Alcuni dati testimoniano il nostro “benessere materiale”: viviamo nelle prime 300 aree più progredite dove vengono prodotte il 50% delle ricchezze e sono registrati il 90% per cento dei brevetti.

È Il Tempo Dei Vasi Comunicanti

Oltre a continuare a scambiare tra noi nuove conoscenze, è il tempo di farlo soprattutto con il sud del mondo, che, diversamente, verrà sempre più da noi a cercare delle opportunità. Lo vediamo spesso ultimamente coi continui sbarchi a Lampedusa.

Penso che le foto possano far immaginare a ciascuno cosa “si può fare”, un “si può fare” che è applicabile anche da noi dove ci sono tante situazioni che attendono risposte.

Un caro saluto,

Ottorino

 

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La potenza delle opportunità Guinea Bissau 2014

Il sole forte e l’arretratezza di alcuni luoghi fanno faticare, ma ti concedono anche di osservare lentamente le bellezze e di immaginare.

Anche in Guinea Bissau in questo inizio 2014 il sole è propizio e lo sono pure i vari pozzi scavati dalle mani dell’uomo.

Osservando, si vede che queste due energie, sole ed acqua, non si intrecciano ma potrebbero dare molta forza per mettere in movimento altro.

Un esempio è l’orto in sacco; può prosperare con poca acqua e occupare poco spazio.
Durante le varie tappe in GUINEA ne abbiamo parlato e realizzato qualcuno, sempre insieme alla gente che con noi vive la sorpresa.

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Si può contare sull’acqua dei pozzi pescata a 15/20 metri, solo diventa una bella sfida per le minute braccia dei piccoli che si cimentano a tirare, tirare la corda del secchio di 5 litri. Allora ecco la proposta di costruire insieme un semplice verricello che di acqua, a parità di fatica, ne può tirare su 5 volte tanto.

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Il prototipo è già fatto, lo applicheremo il prossimo giro; sarà OPPORTUNITÁ sia di lavoro sia di guadagno in loco, bei due risultati.
E quel tempo guadagnato dai bambini alla fatica del pozzo può tramutarsi in tempo per il gioco.
Così con la forza dell’acqua e l’energia del sole abbracciati possiamo immaginare chissà, 10, 30, 90 orti in sacco; benessere quindi dalla nuova dieta, e perché no, per l’economia che comincerà ad accarezzare qualche famiglia.

Queste belle OPPORTUNITÁ meritano di essere festeggiate… Come?
…con un dolce come in tutte le feste del mondo.

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Nel nostro “viandare” ci fermiamo un po’ a Sao DOMINGOS ai confini con il Senegal.
Intraprendenti suore provenienti dal Senegal da tempo stazionano nella Missione lambita dalle maree dell’oceano Atlantico, che dopo aver superato una distesa di mangrovie arrivano fino al muro di cinta.
Sono giovani suore che si dedicano ad accompagnare nel cammino di formazione un gruppo di donne: lo scopo è sviluppare conoscenze e competenze per condurre un piccolo commercio. Un esempio è il lavoro di produzione del sapone che realizzano le stesse donne.
L’intraprendenza non ha confini, si tratta di far camminare LE OPPORTUNITÁ delle CONOSCENZE.

Nell’attività di formazione rivolta alle donne anche il forno solare ha il suo posto.

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Formazione quindi su ambiente, uso della cucina solare ma anche momento di riflessione in merito a come utilizzare i risparmi derivati dalla cucina, visto che non servirà acquistare carbone o legna.

Così, dopo aver quantificato la spesa per la legna e il carbone, giunge la splendida conclusione del gruppo su come impiegare il risparmio: “faremo studiare i nostri figli e avvieremo un commercio!”.

L’INTRAPRENDENZA è anche figlia delle OPPORTUNITÁ!

La POTENZA ESPRESSA DALLE OPPORTUNITÁ AVUTE/DATE è la chiave del PROGREDIRE e della pace fra le persone ed i popoli.

Gustiamoci un po’ di foto fatte in alcuni luoghi dove abbiamo lavorato; immagini che parlano della dirompenza della bontà e dell’abbondanza della natura con i suoi doni: mango, casù (anacardi), palme e buganvillee.

Al prossimo “viandare”, Ottorino e Rino, che con la sua ottima collaborazione, è stato compagno di viaggio.

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SENEGAL novembre 2013

STORIE MINORI agli amici più giovani

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Sì, storie minori raccolte nel “viandare” lungo il reticolo di piste sabbiose che collegano abitazioni, gente attiva per il cibo, umili animali da traino, bambini che colgono le sfide della giornata.

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Si sa che studiare la geografia è utilissimo per conoscere un luogo e comprendere dove siamo, ma lo sono pure le piccole storie e le immagini che si possono raccogliere fermandosi nel luogo, sostando a osservare… per poi raccontare.

Raccontare di CIBO, CUCINE SOLARI e di CARRUCOLE.

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A Sessene, una quindicina di Km dalla città di THIES, assembliamo insieme agli abitanti la prima cucina solare. Subito dopo, all’ombra di un materno baobab, è straordinario veder cuocere col sole 2,5 Kg di riso, quello piccolo piccolo, che arriva dalla lontana Thailandia.

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Attorno al comune piattone poi, 15 persone, sapendo che ognuno ha diritto alla sua porzione, mangiano con gusto quanto gli spetta.

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STORIA MINORE (?!!) e di quale portata, non certo su un piatto firmato ma su uno più nobile, quello dove inciso si legge: “appartengo alla medesima umanità”.

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Come quella donata da Serena, ragazza Svizzera in Senegal per due mesi di volontariato presso una scuola, raggiunta successivamente dalla mamma, mentre il papà e marito, Pastore evangelico, le attendeva a fine novembre; un’opportunità di scambio e di conoscenze e un aiuto con la lingua.

Che le immagini ci facciano buona compagnia!

CARRUCOLE, DONNE, BAMBINE, cosa vuol dire tutto questo?

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E si capisce che la grinta è la sua forza perché vuole vincere la sfida.

Tocca anche a loro pescare dal profondo di quel pozzo il tesoro dell’acqua usando una corda sfilacciata che solleva un simil secchio. Sono bambine di 7/8 anni nel cui volto leggi i segni dello sforzo, ma intravedi una mente decisa a vincere la sfida dei 20 metri.

Sono manine, braccia tese come archi e sguardi coinvolti anzitempo nella fatica… eppur basterebbero semplici carrucole che là ancora non sono arrivate. Vedremo il da farsi.

CIBO
Per il cibo anche l’orto in sacco potrebbe fare la sua parte.

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Per ora è stato solo sperimentato in quel della Carità di Thies; anche questo avrà un futuro se piacerà a Dio o se gli uomini lo vorranno. Allora la dieta sarà, oltre al solito riso, un po’ più umana.

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Il lavoro non manca, ce n’è eccome!
Grazie a Galdino Cagnin dell’associazione Karibu Onlus di Scorzè (VE) che mi ha aiutato e accompagnato nel viaggio.

Lunga vita anche a nuovi “viandanti”,

Ottorino
Volontario AVI Onlus di Montebelluna (TV)

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2012, DIARIO DI UN PERCORSO IN AFRICA: formazione.

Formazione su Ambiente , Deforestazione , Salute

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Formazione su Energie Alternative

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Assemblaggio delle cucine solari

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Formazione su come utilizzare le cucine solari

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Prove di cottura di vari cibi

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Pulizia della cucina solare

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Situazione sull’uso dell’acqua di un pozzo presso orti comunitari

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Prelievo manuale dell’acqua.

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Bambine dedite al faticoso trasporto dell’acqua dal pozzo agli orti; per alleviare la fatica tra un pò verrà attivata una pompa azionata con della corrente dei pannelli fotovoltaici.

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IN SENEGAL – Formazione di un artigiano per la costruzione e l’assemblaggio di cucine solari

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Passaggio di conoscenza

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Patto di consegna

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Verifica della cottura del riso

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Cottura dei fagioli

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