Laura: da un po’ di tempo ho una cucina in giardino
Ciao, conosco le cucine solari da un po’ di tempo e ne ho una in giardino…
Si può cucinare quasi tutto, basta avere un po’ di fantasia e un minimo di esperienza… paradossalmente è più facile farlo in giornate fresche ma con cielo limpido, piuttosto che in piena estate con afa e 40° all’ombra.
Si può preparare carne, pesce, verdure alla griglia o alla piastra stile barbecue o anche semplicemente una pasta al sugo (chiaramente se si ha una cucina sola bisogna un attimo organizzarsi, ad es. dopo aver cotto per un paio di minuti nell’acqua bollente la pasta si sposta la pentola e ci si concentra sul sugo…mentre continua la cottura della pasta perché l’acqua comunque è caldissima il sugo può bollire tranquillamente sulla cucina solare e poi quando è tutto pronto si salta nella padella del sugo la pasta), ai minestroni, alle zuppe, alle marmellate, …Nadia riesce addirittura a ricreare una specie di forno con delle pentole apposite e fa dolci….non sono ancora arrivata a questi livelli!!!
…non dimentichiamoci che il pentolame deve essere possibilmente nero esternamente… le pentole di acciaio inox riflettono i raggi e possono funzionare bene solo in rari casi di super limpidezza del cielo…
Vi invio qualche vecchia foto… se vedete qualcosa di strano tipo pannellini fotovoltaici sulla cucina è perché ho avuto modo di utilizzare alcuni prototipi relativi a progetti sperimentali.
Laura
Come cucinare pizza, torte salate, dolci, lasagne ecc. con un concentratore solare
- Procurarsi una pentola nera, capiente, di circa 40 cm di diametro e 10 cm. in altezza, con coperchio bene aderente (eventualmente si può creare una maggiore aderenza del coperchio aggiungendo sopra qualcosa di pesante come un semplice sasso).
- Procurarsi un alza-pentola di metallo o terraglia che faccia da distanziatore con il pavimento della pentola/forno: nella foto è stato usato come base, uno svaporatore per torte, in metallo.
- Preparare la pizza, o la torta o le lasagne ecc., e disporre l’impasto nella ordinaria tortiera/base antiaderente rotonda per pizza/teglia per pasticcio ecc. (i vostri soliti contenitori da cucina) e inserirla nella pentola nera.
- Riposizionare il coperchio e mettere sopra un qualche oggetto pesante (la foto mostra un sistema di chiusura a molla del coperchio, ma la maggior pressione si può ottenere in maniera artigianale)
- Ogni 20 minuti, è bene ruotare di 90° il complesso pentola/forno al fine di distribuire omogeneamente la cottura in tutti i 360° (altrimenti si rischia che si bruci solo la parte dove cade il fuoco del concentratore).
Note
Rispetto ai tempi di cottura ordinaria del cibo, vanno aggiunti 20 – 30 minuti circa (il tempo di pre-riscaldamento di un forno elettrico).
Se si fa il pane o una torta, non si vedrà la solita doratura sopra perché il calore viene più dal pavimento della pentola (il colore della pasta risulterà più pallido)… ma il cibo sarà comunque cotto e saporito, gradito al palato, all’ambiente e al portafoglio! I vicini di giardino non potranno che esserne invidiosi!…Invitateli a mangiare assieme a voi condividendo lo stupore!
Nadia
Minestra solare di farro e lenticchie
Ecco la ricetta preparata dagli allievi della classe 3a cucina dello IALFVG e cotta col concentratore solare il giorno 13 febbraio 2013.
Ingredienti per 4 persone
lenticchie 120 g
farro 120 g
mazzetto aromatico (salvia, rosmarino, timo) 1
carota 1
cipolla bianca piccola 1
sedano verde 1 costa
aglio 1 spicchio
olio extra vergine di oliva 4 cucchiai
concentrato di pomodoro 1 cucchiaio
pepe nero macinato grosso q.b.
sale q.b.
acqua q.b.
Procedimento
Tritare finemente carota, cipolla, sedano e aglio. Cuocere il soffritto ottenuto con l’olio di oliva finché risulta morbido.
Unire le lenticchie, il farro, il concentrato di pomodoro e il mazzetto aromatico.
Aggiungere dell’acqua in modo che il livello di liquido sia tre volte quello di lenticchie e farro.
Cuocere per circa 3 ore con la cucina solare a parabola. Aggiustare di sale. Eliminare il mazzetto aromatico. Servire ben calda con un filo di olio extra vergine e una macinata di pepe nero.
Puoi vedere la ricetta solare di farro e lenticchie sul sito alberghiera.it
Educazione al risparmio energetico alle scuole IALFVG
In occasione di M’illumino di meno, la giornata di sensibilizzazione al risparmio energetico, al centro di formazione turistico alberghiera IAL Friuli Venezia Giulia di Magnano in Riviera gli allievi hanno preparato una minestra di farro e lenticchie cotta col sole.
Nonostante la presenza della neve sul prato facesse sorgere qualche dubbio nei ragazzi, lo chef ha proposto una ricetta da cucinare col sole. Quando fa freddo, si sa, una buona minestra è quel che ci vuole per riscaldarsi e, detto fatto, gli ingredienti di base erano già in pentola. Dopo una cottura di 3 ore i piatti fumanti erano pronti… e dicono siano spariti velocemente.
Anche questo è un modo per educare al risparmio, fattore utile al portafoglio dei futuri ristoratori e alla natura.
Ecco la notizia sul sito della scuola: cuciniamo con la cucina solare anche d’inverno.